Prime malattie da raffreddamento: rimedi farmacologici e omeopatici
L’autunno è arrivato con esso arrivao anche un carico di malanni stagionali, come sindromi influenzali e malattie da raffreddamento : febbre, tosse, raffreddore, disturbi intestinali ecc.
Per combattere le prime malattie da raffreddamento, esistono vari rimedi farmacologici ed omeopatici, oltre ai classici “rimedi della nonna” naturali.
Rimedi farmacologici (da prendere sempre dopo consulto medico):
- Paracetamolo - È il farmaco per eccellenza quando, assieme al raffreddore compare anche la febbre
- Decongestionanti nasali - Sono farmaci da banco indicati per trattare la congestione nasale da raffreddore, di solito sono a base di Oximetazolina cloridrato, di Fenilefrina o di Pseudoefedrina. Non vanno adoperati per periodi di tempo prolungati
- Mucolitici, espettoranti e sedativi per la tosse - Servono qualora insorga della tosse correlata allo stato di raffreddamento. Possono avere come principio farmacologico la Guaifenesina, la Bromexina o l’Erdosteina. Qualora al raffreddore si unisca anche il sintomo del mal di gola, è possibile che vi sia un’infezione batterica in atto. In questo caso bisogna assolutamente effettuare una visita medica per accertarsi sulla eventuale necessità di attuare un trattamento antibiotico e di che tipo.
Rimedi omeopatici (da prendere sempre dopo consulto del medico omeopata)
- Nella fase d’esordio del raffreddore è possibile intervenire con Sticta polmonaria 7 CH e Nux vomica 7 CH. 5 granuli per 3 o 4 volte al giorno aiutano a combattere starnuti, naso che cola, lacrimazione e malessere.
- Nella fase di raffreddore conclamato possono essere d’aiuto Allium cepa 5 CH, in caso di rinorrea acquosa; Kalium muriaticum 7 CH, in caso di rinorrea mucosa; e Kalium bichromicum 7 CH, in caso di secrezioni nasali vischiose.
- Nella fase di risoluzione è consigliabile l’assunzione di 5 granuli di Pulsatilla 9 CH, una volta al giorno. Per prevenire e curare, invece, l’insorgere degli stati influenzali può essere opportuno ricorrere a globuli di Oscillococcinum, da molti definito come “un vaccino omeopatico” per l’influenza. A tale scopo, di norma, gli specialisti consigliano l’assunzione di un tubo dose di Oscillococcinum, una volta la settimana, la mattina a digiuno, per sei-sette mesi, nel periodo compreso tra l’inizio dell’autunno e quello della primavera. Non presenta effetti collaterali e non teme l’interazione con altri farmaci (omeopatici e non).
È comunque consigliabile un consulto medico prima di assumere qualsiasi medicinale, omeopatico o meno.
Ad ogni modo, lo staff di Farmacia Capizzi è a vostra disposizione per chiarire qualsiasi tipo di bubbio.
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